La “Via” del Karate
Le Arti Marziali insegnano che l’unico vero “avversario” siamo noi stessi con i nostri difetti, debolezze, paure e limiti e che la pratica assidua porta ad una costante sfida nella ricerca di un continuo miglioramento ed equilibrio interiore. Ciò vale per tutti, grandi e piccoli, potendo trarne giovamento sia nella scuola che nella vita.
Si entra nel Dōjō per imparare e non per esaltare il proprio ego. L’apprendimento presuppone un atteggiamento di umiltà e rispetto.
La lezione inizia e termina con il saluto
- Siate puntuali con l’orario d’inizio dell’allenamento;
- Seguite le lezioni in silenzio e con attenzione: ciò consente di non distrarre gli altri Allievi e di trarre il massimo beneficio dalla lezione.
- Togliete tutti gli accessori (orologi, anelli, catenine, orecchini, etc.) prima di iniziare l’allenamento: potrebbero arrecarvi fastidio e provocare lesioni a Voi stessi e agli altri.
- Abbiate rispetto per il Maestro e per i vostri compagni di allenamento.
Il Dojo Kun
Dōjō Kun tradotto letteralmente significa regole del luogo in cui si pratica la Via.
Sono sinonimo di ricerca del perfezionamento attraverso lo studio del Karate e consistono in cinque principi che determinano lo sviluppo fisico e spirituale del praticante.
Le cinque regole
- Il karate è via per migliorare il carattere
- Il karate è via di sincerità
- Il karate è via per rafforzare la costanza dello spirito
- Il karate è via di rispetto universale
- Il karate è via per acquisire autocontrollo
Il Karate è una disciplina dove la forma è anche sostanza
Curare l’igiene e l’aspetto personale
Siate sempre attenti all’igiene personale. E’ buona regola lavarsi i piedi prima di entrare sul Tatami. Indossate un Karate-Gi pulito e in ordine. Durante l’allenamento si lavora spesso a stretto contatto con gli altri. Nessuno ama allenarsi con chi è sporco.
Comportarsi degnamente anche fuori dal Dojo
Vincere senza combattere
La soluzione violenta dei problemi interpersonali non consente una convivenza serena. La pratica del Karate serve soprattutto a migliorare il proprio carattere e a ricercare l’autocontrollo, imparando a gestire le situazioni critiche in modo responsabile, pur essendo in grado di difendersi. Si può vincere senza combattere. Le tecniche apprese non devono essere usate come strumenti di prevaricazione nei confronti delle altre persone o per compiere atti di bullismo.